Proteine della Soia

Isolate e Isoflavoni, tutta la Verità

Proteine della Soia

Le proteine della soia sono ottenute dai semi della pianta della soia, sono quindi una proteina di origine vegetale, precisamente proveniente da un legume. I semi della soia hanno un elevato contenuto proteico, attorno al 37%, un quantitativo che supera quello contenuto in altri alimenti animali quali carne o pesce. Andando oltre l’approccio quantitativo si può valutare il profilo amminoacidico.

Le proteine della soia, come del resto la totalità delle proteine vegetali, hanno un VB (valore biologico) inferiore alle proteine animali. Difatti la soia presenta come amminoacido limitante la metionina e, la sua scarsa presenta, ostacola la sintesi proteica. Il problema potrebbe essere raggirato abbinando questa fonte proteica con altri alimenti in cui il contenuto del suo amminoacido limitante è abbondante. Per la soia è opportuno l’abbinamento con i cereali (ad esempio il grano).

Proteine Isolate della Soia

La lavorazione e il processo di estrazione delle proteine dal seme della soia produce le proteine isolate della soia. Queste, secondo le tabelle PDCAAS, hanno registrato il punteggio più elevato facendo una media tra diversi parametri, tra cui la digeribilità della proteina e in che quantità è presente nell’alimento.  È da mettere in evidenza l’elevato contenuto dei seguenti componenti.

Glutammina

Un amminoacido non condizionatamente essenziale, ovvero il suo fabbisogno è molto sensibile alle attività del soggetto in quanto l’organismo potrebbe non essere in grado di sopperire al fabbisogno. Il suo ruolo è quello di trasportare gruppi amminici per farli entrare a far parte di una via metabolica che termina con la loro espulsione. In concreto può coadiuvare il processo di recupero dopo uno sforzo muscolare. la glutammina è anche precursore di neurotrasmettitori diversi, sia a scopo eccitatore che inibitorio.

Arginina

Amminoacido essenziale le cui funzioni sono svariate e molto importanti. Tra queste, la sintesi di glucosio in condizioni particolari, gioca un ruolo importante nella sintesi proteica e della creatina, come la glutammina aiuta ad espellere i gruppi amminici, ha effetto vasodilatatore (può quindi avere effetti benefici in caso di impotenza), ha un effetto antiossidante e stimola il sistema immunitario.

BCAA

Contiene numerosi amminoacidi a catena ramificata, questi sono utili in quanto possono essere immediatamente assorbiti dal nostro corpo e quindi sfavorire il catabolismo muscolare e sostenere l’intensità della sforzo

l punteggio PDCAAS massimo è 1,0 e le proteine con questo punteggio sono la caseina, le proteine del siero del latte (whey) e quelle dell’uovo. Tutte le altre hanno un punteggio inferiore. È necessario tenere presente che questo punteggio è il risultato di numerosi parametri.

Fino ad ora inserire nella propria dieta i semi  della soia sembra essere una buona scelta: prezzo ridotto, ottima qualità, poco impatto ambientale, basso contenuto di colesterolo e grassi saturi. Addirittura sono state suggerite come coadiuvante in trattamenti contro l’ipercolesterolemia.

Isoflavoni

Esiste però un elemento di dibattito ancora poco chiaro: la presenza di isoflavoni nei semi di soia. Gli isoflavoni sono sostanze strutturalmente e funzionalmente simili agli estrogeni (ormoni prodotti per lo più dagli organismi femminili) e sono perciò detti fitoestrogeni.

Si è però notato che i fitoestrogeni hanno una attività estrogenica molto bassa rispetto agli ormoni endogeni. Questo significa che si legano ai siti di recezione ormonale ma non ne innescano le attività. Questo porta al vantaggio di regolare la presenza di estrogeni negli organismi femminili e di prevenire quindi lo svilupparsi di cancro al seno.

Sono diversi gli studi (anche se altri non danno i medesimi risultati) che dimostrano come gli isoflavoni possano inibire la formazione di tumori nelle donne (al seno) e negli uomini (alla prostata). Le donne hanno benefici anche nel contrastare l’osteoporosi e le problematiche della menopausa.

Uno studio ha osservato un gruppo di donne che per un periodo ha assunto 40-60 grammi di proteine della soia al giorno. Gli effetti sono stati una riduzione delle vampate di calore. Considerando perciò l’integrazione con isoflavoni questi hanno dimostrato di non dare effetti collaterali o tossici. Va sottolineato come più volte si è dimostrato che l’efficacia di un singolo composto sia inferiore rispetto alla sua assunzione da alimenti che lo contengono (il principio attivo, isoflavoni, isolato dal suo fitocomplesso, ovvero l’insieme di tutte le altre sostanza contenute nella soia, ha una efficacia inferiore).

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