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La mia rubrica personale

Allenare la mente

10 esercizi che puoi fare ogni giorno

Non c’è nessuno studio scientifico al mondo che dimostri che si possa diventare più intelligenti. 

Ma allora, qual è il punto di fare esercizi per il cervello?

Allenare la mente, serve a qualcosa?

Bè, da un punto di vista dell’invecchiamento cerebrale cominciano ad emergere le prime evidenze scientifiche che allenare la mente sia in grado di ritardarlo. E questa è già una gran bella notizia, anche se  purtroppo non è che i risultati siano eccezionali.

Da un punto di vista invece del potenziamento cerebrale, si sa poco o niente.

Credo però che, nel valutare l’efficacia dell’allenamento cerebrale, si possa fare una interessante analogia con le tecniche di memoria: infatti applicandole non aumenti affatto la tua memoria, ma la tua capacità di memorizzare. Che sono due cose diverse.

Se prima di studiare le tecniche di memoria eri magari in grado, con le tue capacità “naturali”, di leggere e ricordare per qualche secondo un numero di al massimo 8-10 di cifre (e già son tante!), dopo averle studiate la tua memoria “naturale” continua a poter ricordare al massimo 8-10 cifre. La tua memoria quindi non è aumentata.

Ora, secondo me, per le altre facoltà cerebrali vale più o meno la stessa cosa. Non credo che possano essere aumentate in senso assoluto, per lo meno non con le attuali risorse scientifiche che possediamo.

Perché l’intelligenza in senso assoluto è una roba complessa, difficile sia da definire che da misurare. Puoi capire “migliorarla”!

Sicuramente però possiamo usare molto meglio le capacità che già abbiamo. 

Cioè, “forse non possiamo diventare più intelligenti, ma sicuramente possiamo usare meglio il cervello”.

Ma come si fa ad allenare la mente?

Da un punto di vista logistico, è molto più semplice che andare in palestra.

Puoi infatti allenare la mente in qualunque momento e in qualunque luogo, con una varietà di attrezzi praticamente infinita: te stesso e il mondo che ti circonda.

Per dimostrarti alcuni dei questi metodi, ho messo giù una serie di esercizi di allenamento mentale fra i miei preferiti e tra i più popalari in internet. E alla fine del post scopriremo cos’hanno in comune.

1 Scrivi con la mano non dominante

Cioè, con la sinistra se sei destro e con la destra se sei mancino.

Provare ogni tanto a scrivere (a mano, non a computer) con la mano “scarsa”, stimola nel tuo cervello attività sinaptiche (le sinapsi sono strutture che permettono la comunicazione fra le cellule nervose) normalmente poco utilizzate.

E lo fa in maniera massiccia: scrivere infatti è un’attività estremamente complessa, che coinvolge molte aree cerebrali, da quelle del linguaggio a quelle del controllo fine del movimento delle dita.

Inoltre, per scrivere con la mano “scarsa” avrai bisogno anche di un surplus di concentrazione mentale, normalmente non necessaria quando usi la mano “buona”.

2 Fai la doccia con gli occhi chiusi

La vista è un senso potentissimo, di fatto il più potente quando si tratta di utilizzare la memoria; tuttavia, la usiamo così tanto che alla fine “spegne” un po’ tutti gli altri sensi.

E poiché ciascuno dei nostri sensi rimanda a delle aree cerebrali specifiche, se un senso viene utilizzato poco anche la sua area cerebrale  di riferimento si attiva poco.

Facendo la doccia con gli occhi chiusi potrai concentrarti meglio sulle sensazioni tattili date dall’acqua, e dalla spugna; così come sarai più sensibile agli odori che provengono dal sapone e dal rumore dell’acqua vicino alle tue orecchie.

Inoltre, ti rilasserai da paura!

3 Riconosci gli oggetti con il tatto

I bambini all’asilo fanno spesso un gioco in cui devono riconoscere degli oggetti, ad occhi chiusi, toccandoli solo con le mani. Si ritrovano così a valutare con il tatto cose che normalmente riconoscono con gli occhi, in particolare la consistenza e la forma degli oggetti.

Per riconoscere un oggetto in questa maniera il cervello deve fare tantissime comparazioni e analogie con esperienze precedenti, molto diverse da quelle che fa utilizzando la vista.

Inoltre, l’incertezza rispetto a cosa si sta toccando ed il carattere giocoso del compito danno a quest’esercizio un contenuto emotivo che influisce positivamente sull’attivazione cerebrale

4 Gioca con i numeri

E’ una maniera classica ma sempre valida di allenare la mente. Puoi per esempio contare al contrario, cosi da stimolare il cervello facendogli fare qualcosa di normale (contare), ma in maniera insolita.

Oppure fare moltiplicazioni nella mente fra numeri di due cifre, in maniera tale che nello svolgere l’operazione sei costretto a creare “riporti” che il cervello deve ricordare, per poi sommarli alla fine.

5 Guarda gli oggetti al contrario

La memoria visiva è potente ed utilissima, anche per studiare; ma basta poco per ingannarla, e ingannandola la stimoli un po’.

Prendi oggetti di uso comune e osservali dopo averli messi al contrario; il tuo cervello certamente riconoscerà l’oggetto in questione, cioè il consueto pattern di forme e colori che lo identificano, ma noterà anche una serie di relazioni diverse dell’oggetto con l’ambiente circostante, così come dettagli nuovi e interessanti che ha già visto, ma sui quali non si è mai soffermato prima,

Hai presente l’espressione “guardare le cose da un altro punto di vista?”. Facendo questo esercizio scoprirai che significa davvero qualcosa.

6 Assaggia, e soprattutto, annusa

Marcel Proust incomincia il suo capolavoro di 2 mila pagine “Alla ricerca del tempo perduto” partendo dai ricordi  che di colpo affiorano quando assaggia una madeleine (si tratta di un  biscotto francese).

Cavoli, duemila pagine di libro innescate dal gusto di un biscotto!

Le strutture cerebrali connesse ai nostri recettori olfattivi e gustativi fanno parte della zona più vecchia e “primitiva” del nostro sistema nervoso, e sono in gran parte adiacenti all’ippocampo, che è considerato il vero centro cerebrale della memoria (e in parte delle emozioni)

La vicinanza anatomica fra queste strutture si riflette anche in alcune correlazioni funzionali molto studiate in neurologia: tutti sanno ormai che la capacità di memoria del gusto e dell’olfatto, anche se non è dettagliata come quella visiva, è non solo potentissima, ma anche associata in maniera forte con le emozioni.

Inoltre, particolarmente per quanto riguarda l’olfatto, abbiamo una enorme, innata capacità di distinguere differenti stimoli sensitivi. Che però non usiamo.

Prendi allora l’ abitudine di chiudere gli occhi ed  annusare la natura, le cose e le persone (in quest’ultimo caso occhio a non passare per matto!), e riuscirai a provocare nel tuo cervello delle vere e proprie “esplosioni sinaptiche” di attivazione mentale.  

7 Fai brainstorming

Prendi una attività qualunque, semplice e scontata, come per esempio aprire una bottiglia. E poi cerca di descrivere almeno 20 modi diversi di svolgerla.

Esauriti i più  semplici, come prendere un cavatappi e aprirla, passerai rapidamente ai più “creativi”: per esempio costruire una macchina del tempo e mandare la bottiglia nel futuro, dove la apriranno con la telecinesi.

Oppure mandare una coccinella in palestra ad allenarsi, per poi infilarla nel tappo attraverso un piccolo buco e farglielo togliere spingendo da dentro (esempi veri presi da alcuni workshop).

Ti sembra stupido?

Forse è proprio quello il beneficio. Facendo l’esercizio, il cervello all’inizio farà resistenze; po, piano piano, andrà in un’area per lui poco utilizzata, quella in cui si attiva la “sospensione dell’incredulità”.

In questa maniera la tua mente potrà  lavorare senza i vincoli che normalmente gli derivano da coerenza e logica.

Perde insomma i freni inibitori, e  oltre a partorire una marea di cazzate sarà in grado di aumentare la sua capacità di sfornare  soluzioni creative ed efficaci.

Per allenare la mente con questo esercizio, è indispensabile che il cervello capisca il compito assegnatogli. Se no non sarà in grado di andare oltre la quindicina di soluzioni teoriche.

Ricorda che non si tratta di aprire veramente la bottiglia, ma di sopprimere temporaneamente il senso critico per produrre il numero maggiore possibile di immagini cerebrali attorno a un tema dato.

8 Fai esercizio fisico

Quando io mi sono laureato in medicina, si pensava che non potessero crescere nuovi neuroni.

Pare invece che non sia così, e che in effetti la neurogenesi sia possibile anche in età relativamente avanzata.  In particolare, ci sono una serie di studi che dimostrano la crescita neuronale all’interno dell’ippocampo (di nuovo lui!), una struttura cerebrale profonda coinvolta nei processi di memorizzazione.

Per chi fa medicina, o per chi in generale è interessato all’argomento, ecco qui un lungo video che parla delle attività in grado di stimolare la crescita dei neuroni della memoria: fra di esse spiccano la corsa e alcuni cibi.

(Un avvertimento: da un punto di vista medico, siamo lontanissimi dal curare i disturbi degenerativi cerebrali, e questo video parla di cose che si è cominciato a scoprire, ma che daranno risultati chissà quando e chissà come).

9 Fai il Di Caprio in Inception

Nel film (fighissimo!Inception, i protagonisti costruiscono interi mondi immaginari, nei quali si muovono dopo essersi immersi in un sonno profondo.

Il concetto è interessante, e mi ricorda la costruzione dei palazzi della memoria: strutture mentali che costruisco nella memoria a lungo termine grazie alla tecnica dei loci, e a cui lego poi informazioni di breve termine per ricordarle.

Lo sforzo di costruire immagini mentali precise e dettagliate nella nostra mente, sia di cose che abbiamo visto, sia di cose immaginarie, è uno stimolo potentissimo per il cervello, ed una abilità che si raffina e perfeziona nel tempo. Inoltre, se usi e conosci le tecniche di memoria, ti puoi allenare costruendo palazzi mentali che ti serviranno poi per memorizzare informazioni in seguito.

10 Ricorda cose del tuo passato

Si tratta di un esercizio molto completo che stimola allo stesso tempo la concentrazione, le aree della memoria, la creatività.

Memorizzare è diverso da ricordare: il primo infatti è il processo  attraverso cui fissi nella tua memoria delle informazioni; il secondo invece è il processo attraverso il quale le ripeschi dopo averle memorizzate.

Ricordare è esso stesso  una forma di pensiero, ma diversa dal pensiero logico o ragionamento. Quando ragioni su qualcosa infatti, per molti motivi il tuo cervello si è abituato ad usare dei processi connessi soprattutto con la verbalizzazione.

Quando invece ricordi, il tuo cervello attua processi connessi soprattutto con la visualizzazione.

A grandi linee cioè, ragioniamo con le parole e ricordiamo con le immagini.

Riuscire a portare la visualizzazione all’interno del ragionamento può dare alla tua mente molta benzina in più, e il motivo lo vedremo nel prossimo esercizio.

Gli esercizi che ti ho proposto sono, nella descrizione, abbastanza diversi gli uni dagli altri. Ma ci sono alcune regole che si ripetono spesso e li rendono simili:

  • La visualizzazione mentale è un potente stimolo per la memoria, la creatività e il problem solving
  • sensi diversi dalla vista devono essere stimolati più di quanto fai di solito, perché li utilizzi poco e male
  • La vista va stimolata, ma in maniera diversa dal solito, cambiando cioè la prospettiva
  • contenuti emotivi positivi (gioco, relax, bei ricordi) sono, per la mente, come un bel massaggio rigeneratore.

Il cervello insomma, per aumentare il suo livello di attivazione, sembra avere bisogno di spezzare la monotonia con cui interpreta e interagisce con la realtà, utilizzando nuovi punti di vista e dando alle cose contenuti emotivi nuovi e piacevoli.

E allora non si annoia e ritrova interesse nelle cose e fiducia in sé stesso. Così come il suo proprietario.

Il più grande beneficio di fare questi esercizi secondo me è che ci ricordano che abbiamo un cervelloe ci danno la consapevolezza delle sue differenti abilità e possibilità. E allenare la mente spesso significa, in fondo, solo utilizzare parti di essa che ci siamo dimenticati di avere.

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