QUALCUNO MI SPIEGHI COME POSSO EVITARE LA CISTITE.
In modo naturale
CISTITE
D’estate questa infiammazione del basso tratto urinario colpisce con particolare frequenza. E non riguarda solo le donne, ma anche gli uomini. Come ci si può difendere? Alcuni consigli arrivano dal dottor Massimo Lazzeri, urologo dell’ospedale Humanitas di Milano.
L'80% delle cistiti sono causate dai batteri intestinali: il più comune è l’Escherichia Coli. Le donne sono più a rischio rispetto agli uomini per due motivi:
1. la brevità dell’uretra, condotto che porta l’urina all’esterno (3 cm contro i 12-13 dell’uomo e, pertanto, maggior facilità di risalita dei germi);
2. la vicinanza con la vagina rende la vescica più sensibile ai microtraumi meccanici, causati da un rapporto.
I comuni disturbi della cistite sono lo stimolo urgente e frequente a urinare, il bruciore quando la vescica si svuota, il senso di pesantezza al basso ventre e la presenza di sangue nell’urina. Quando la cistite si presenta più di tre volte nello stesso anno, si parla di cistite ricorrente. È presente nel 20-30% delle donne ed è dovuta a reinfezioni da batteri diversi o a recidive dello stesso batterio.
Come evitare la cistite ricorrente
Norme igienico-comportamentali efficaci per combattere le cistiti ricorrenti sono le seguenti: eseguire un’accurata igiene intima, l’attenzione alla direzione in cui ci si lava (sempre dal davanti all’indietro, mai viceversa, per non contaminare con i batteri intestinali) e con l’uso di detergenti intimi delicati (pH intorno a 5);
scegliere un corretto abbigliamento intimo di cotone rispetto alle fibre sintetiche, per favorire la traspirazione ed evitare quello particolarmente stretto. Tenere pulito il tratto intestinale per evitare la fuoriuscita di batteri nella vescica o uretra. Per evitare future cistiti è opportuno l’uso di integratori rappresentati da sostanze di origine vegetale o da nutrienti. Il Cranberry o mirtillo rosso per esempio, impedisce l’adesione dei batteri, incluso l’Escherichia Coli, alla mucosa vescicale rendendola antiadesiva ai batteri.
Come curare la cistite
Innanzitutto occorre bere in maniera adeguata, (fino a 2 litri al giorno) tenendo conto della perdita di liquidi che avviene attraverso la sudorazione soprattutto con il caldo. Attenzione però a non eccedere, perché si potrebbe determinare un sovraccarico della funzione vescicale, con il rischio di peggioramento dei sintomi. L’ideale è un litro e mezzo-due di acqua al giorno.
Importante è anche non trattenere la pipì. Quando la si trattiene per molto tempo e si supera il limite di elasticità della vescica, al momento di urinare è possibile non si riesca a eliminare tutto il contenuto vescicale, e quel che resta nell’organo può rappresentare un fattore predisponente all’infezione.
Molto importante anche l’igiene intima, con detergenti a basso PH acido, soprattutto nel caso di rapporti sessuali. È bene poi fare pipì prima di un rapporto sessuale e anche subito dopo, onde ridurre l’incidenza di un altro disturbo tipico delle pazienti che soffrono di cistite, ovvero la cistite post-coitale.
Importante mantenere pulito e libero da batteri il tratto intestinale con probiotici,che non vanno ad acidificare l'ambiente intestinale.
La cistite poi si cura seguendo due strade diverse ma complementari. Innanzitutto, è bene aumentare il proprio introito liquido, assumendo quindi molti liquidi, e poi è bene assumere degli integratori, mirtillo in primis.
Numerose evidenze che nascono dalla letteratura scientifica dimostrano che la principale proprietà del mirtillo è quella di inibire l’adesione dei batteri alla mucosa vescicale. L’infezione, infatti, nasce nel momento in cui i germi, aderendo alla mucosa vescicale, si nutrono e proliferano, generando appunto la cistite. Il cranberry o mirtillo rosso è un ottimo integratore che può essere d’aiuto in caso di cistite. Ottimo sia a livello di prevenzione, che in fase di cura. Dotato di proprietà antibiotiche, disinfettanti, e calmanti sulle vie urinarie. Ricchi di pro antocianine di tipo A evitano ai batteri di attacarsi alla superfice della vescica. E’ particolarmente indicato in caso di Escherichia coli, tipo di batterio normalmente presente nel colon.
Negli ultimi anni è stata scoperta anche l'azione profondamente anti infiammatoria del cranberry, quello che viene anche chiamato mirtillo rosso.
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